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Le Fisarmoniche di Castelfidardo

Città della fisarmonica e della musica. Tra le colline della Riviera, qui gli artigiani proseguono tradizioni secolari.


Nelle dolci colline della Riviera del Conero sorge un paese particolarmente famoso nel mondo per aver dato i natali alla fisarmonica, strumento che si caratterizza per la sua forte capacità di aggregare e intrattenere in allegria le persone.


Emblema della musica italiana nel mondo, la fisarmonica è celebrata a Castelfidardo con un apposito museo, che si trova all’interno del Palazzo Comunale. Potrete perdervi ad ammirare i circa trecentocinquanta esemplari di fisarmoniche tra cui qualche curioso reperto come la prima partitura di “Adios Nonino” di Astor Piazzolla.


Storia e cultura

Castelfidardo è anche una cittadina ricca di storia: proprio in questi luoghi si è infatti disputata la battaglia di Castelfidardo, tappa fondamentale del Risorgimento italiano, che ha visto combattere l’esercito piemontese contro quello pontificio. In memoria di questo evento sorge un monumento in bronzo dello scultore Vito Pardo, che dall’alto di una collina domina un parco immerso nel verde. All'interno del parco si trova anche un Sacrario, dove riposano le spoglie dei soldati dell’uno e dell’altro schieramento. Il “parco del monumento”, cui si accede da un maestoso cancello in ferro, è il luogo ideale dove portare i bambini a giocare e a rilassarsi: viali di pini, fiori profumati, panchine ombreggiate saranno la cornice ideale anche per leggere un buon libro e ritemprarsi.


Ville immerse nel verde

Un’altra oasi verde che merita di essere raggiunta per ammirare l’unicità della sua flora e della sua fauna, è la vicina Selva di Castelfidardo, dove sorge Villa Ferretti, costruita nella seconda metà del Settecento. All'interno della villa potrete visitare la collezione personale del Duca Roberto Ferretti, la collezione si dispiega in tre temi. Una parte dedicata al ricordo della famiglia Ferretti con mobili, marmi e disegni; una parte dedicata ai pezzi sacri e all'arte religiosa ed infine una parte con le opere d'arte tipicamente marchigiane.

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La storia italiana della Fisarmonica

Inizia nel 1863 a Castelfidardo in provincia di Ancona, grazie allo straordinario ingegno di Paolo Soprani considerato il padre di questo strumento in Italia.Il Signor Soprani ha 18 anni quando con 4 arnesi recuperati di fortuna, costruisce il primo organetto. Nella stalla e granaio della casa colonica in cui viveva la famiglia Soprani apre un laboratorio. Le prime armoniche sono vendute nelle fiere e nei mercati dei paesi vicini, specie a Loreto, luogo d'incontro di pellegrini, zingari, ambulanti e commercianti, direttamente dall'intraprendente Paolo. Lo strumento viene accolto con vivo interesse e si diffonde in altre regioni e le richieste si moltiplicano. Per esigenze di spazio, Paolo si stacca dal gruppo familiare, sale al centro abitato di Castelfidardo e apre una fabbrica, mentre il fratello Pasquale si porterà a Recanati. Paolo Soprani, con la sua opera, ha contribuito a trasformare culturalmente questa zona delle Marche creando una ricchezza impensabile per un’economia che per secoli era rimasta legata all’agricoltura. Ancora oggi le fisarmoniche sono fatte circa come 150 anni fa, poco a macchina molto a mano. Il reparto importante è la falegnameria. Qui è creata la cassa armonica, in pratica sono definite le dimensioni finali dello strumento. Nelle fisarmoniche si usano tre-quattro legni principali: mogano, faggio, abete. Ogni cassa grezza è verificata a mano. Le casse armoniche sono due: in una è inseritala la tastiera e nell’altra i bottoni dei bassi (la cosiddetta meccanica). La preparazione della tastiera è un’operazione complessa e meticolosa. Ma il cuore della fisarmonica è il mantice, che è azionato dall'esecutore per immettere l'aria necessaria a far vibrare le ance che producono il suono. In sostanza, tutto è un lavoro da certosino: quattro-cinque ore di continui montaggi e smontaggi alle prese con meccanismi piccoli e di grande precisione. Ogni strumento è un pezzo unico, autentico capolavoro, inconfondibile, inalterabile che conquista i più prestigiosi musicisti.Ubicato nel piano seminterrato del palazzo comunale, in suggestivi ambienti seicenteschi, si trova il Museo Internazionale della Fisarmonica, lo strumento musicale che ha avuto nella città di Castelfidardo, per oltre un secolo, il maggior centro di produzione. La collezione è composta da circa 350 esemplari tutti diversi tra loro.


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